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Rosa Mistica: Santuario giubilare

Il Santuario "Rosa Mistica" di Cormons (diocesi di Gorizia) dal giorno 11 gennaio 2016 fino al 15 aprile sarà santuario giubilare. Infatti, l'Arcivescovo Mons. Carlo Redaelli ha concesso per questo periodo il privilegio di aprirvi una "Porta della Misericordia".
Il Santuario sarà così il centro della vita spirituale delle comunità del Decanato e di tutti i fedeli che vorranno unirsi a loro.
Ogni pomeriggio alle ore 18.00 verrà recitato il Rosario, seguito dalla celebrazione eucaristica e dal passaggio della Porta. Attraversare la Porta Santa è un gesto esterno che vuole esprimere il movimento spirituale interiore della conversione e dell'adesione ai voleri del Signore.
I sacerdoti saranno presenti, mattina e pomeriggio, per il sacramento della riconciliazione.
La Porta immette direttamente nel presbiterio e vi si accede dal corridoio a sinistra dell'altare.
L'apertura della Porta Santa coincide con l'Ottavario di Rosa Mistica che, quest'anno, assumerà un carattere eccezionale proprio per il Giubileo della Misericordia.
La comunità delle Suore della Provvidenza vivrà intensamente questo "mese di grazia", nel quale farà anche memoria dei 150 anni della sua presenza a Cormons; questo anniversario sarà solennemente celebrato il giorno 23 gennaio.

Per visualizzare le foto della cerimonia, (che si trovano alla fine della pagina del sito Chiesa Cormons), clicca qui: http://www.chiesacormons.it/node/5074



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Il Natale di 170 anni fa...

Riportiamo dalla biografia di padre Luigi scritta da Mons. Biasutti, il ricordo delle nostre prime sorelle nel Natale di 170 anni fa...
Facendo "grata memoria" di questa data, invochiamo su di noi l'intercessione di tutte le sorelle che sono in Paradiso, perché ci aiutino ad essere perseveranti e generose nel nostro quotidiano cammino di santità.

Il 25 dicembre 1845, giorno del santo Natale, quindici suore vestirono l’abito religioso. Di esse otto erano le fondatrici del 1° febbraio 1837 e sette quelle che s’erano aggiunte dal 1837 al 1844.
Lo stesso giorno, undici su quindici, senza obbligarsi ai voti, proposero fermamente di osservare con tutto impegno le tre virtù della povertà, castità ed obbedienza.
Benché non emettessero i voti, quel 25 dicembre venne poi considerato da padre Luigi come la data della loro professione.
Delle undici otto erano le "coriste": Lucia De Giorgio, Caterina Cortelazzis, Margherita Gaspardis, Teresa Fabris, Rosa Molinis, Felicita Calligaris, Giovanna Colloredo e Cristina Borghese; e tre le "converse": Orsola Baldasso, Maddalena Morassi e Giovanna Mària.
Lucia De Giorgio venne designata superiora "provvisoria" e rimase tale fino al 1848; e la Cortelazzis fu vice-superiora.
Il carattere di provvisorietà della superiora è dovuto al fatto che la novella congregazione si costituì, per allora, a solo titolo di esperimento, che riuscì splendidamente. Un moltiplicato fervore pervase la piccola schiera ed un vigoroso affiatamento la cementò.
Tale felice risultato va attribuito in gran parte a don Scrosoppi, il quale, come già dicemmo, se ne stava tutto il giorno occupato nelle cose spirituali, per formare le suore secondo lo spirito di Gesù Cristo. Ma una buona parte di merito la ebbe la nuova superiora, suor Lucia De Giorgio.

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Consacrate a Dio per tutta la vita

Nella Casa Madre di Udine, il 19 dicembre 2015, 7 sorelle si sono consacrate a Dio per sempre attraverso la professione perpetua.
Sono: suor Shanthi, suor Paola, suor Benedetta, suor Ester, suor Maria Bambina, suor Maria Goretti e suor Maria.
Ha presieduto la celebrazione l'Arcivescovo di Udine Mons. Andrea Bruno Mazzocato che così si è rivolto alle festeggiate:
«Il Friuli ha tanto bisogno del dono della vostra verginità, cioé del vostro sacrificio d'amore per Gesù con cui offrite tutto il vostro corpo, i sentimenti, gli affetti, gli istinti, l'intelligenza, affinché tante persone possano goderne. E chi è innestato in Cristo in tal modo porta frutto. Questo è il vostro segreto, la forza divina dell'amore di Gesù che vi rende in grado di ricambiare, vi dà la forza di fare della vita un sacrificio vivente donato agli altri nella carità, fino alla morte, cioè senza pentimenti, per sempre».

Ed ora, condividiamo alcune espressioni sgorgate dal loro cuore:

"Ora sento di essere una donna sposata. Mi sveglio al mattino con il pensiero che il mio Sposo è vicino a me. Tu mi basti, Gesù mio!" (Sr. Paola)

"Ho goduto pienamente nel Signore. Ora sono tutta Sua e mi metto nelle Sue mani, mi offro per sempre a Lui e gli chiedo di benedire il mio cammino di sequela." (Sr. Maria)

"Ho sperimentato una gioia immensa. Con Maria ho cantato il Magnificat, perché Gesù ha accettato questa umile serva come sua sposa. Sono certa che Lui vive in me ed io in Lui." (Sr. Shanti)

"Dico grazie alla misericordia di Dio perché ha fatto grandi cose in me, mi ha creata per amarLo e mi ama di amore eterno. Amerò tutti i fratelli con la tenerezza di Gesù."  (Sr. Maria Goretti)

"Sento una gioia immensa e vera: sono per sempre sposa di Gesù che è sceso fino a me proprio per sposarmi. Desidero dire il mio grazie a tutte le sorelle della Familia Religiosa perché ci hanno accolto con le braccia aperte e ci hanno accompagnate con la preghiera." (Sr. Maria Bambina)

"Grazie, Gesù per la tua chiamata d'amore che mi riempie di gioia. Grazie a tutta la Familia Religiosa. Voglio essere una testimonianza d'amore nella quotidianità della mia vita." (Sr. Ester)

"Ho deciso liberamente che seguirò il mio Sposo Gesù fino alla fine della mia vita. Ho sentito tanta forza, grazie alla preghiera di tutte le sorelle, anche di quelle che già sono in Paradiso." (Sr. Benedetta)

Invochiamo su ciascuna di queste sorelle la benedizione di Maria Madre della Provvidenza e del nostro Padre San Luigi perché veglino sulla loro fedeltà quotidiana e le sostengano nel cammino.

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Il nostro Sì con Maria

Nella solennità dell'Immacolata Concezione di Maria, il giorno 8 dicembre, le nostre sorelle suor Alka Xalxo, suor Sangita Kujur e suor Vinita Tirkey hanno detto il loro 'sì' finale con la professione perpetua dei voti di povertà, castità, obbedienza.

Ringraziamo il Signore per la loro risposta alla chiamata di seguirlo e di servirlo nella Famiglia religiosa di Padre Luigi.

Auguriamo a ciascuna di loro di  vivere in pienezza il carisma della Congregazione, nell'amore ardente a Gesù e nella dedizione incondizionata ai fratelli, soprattutto ai piu' poveri e bisognosi, con l'essere strumenti di provvidenza e con la carità che si esprime nella cura e nella tenerezza materna.

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san luigi scrosoppi

san luigi scrosoppi

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