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  • “Senza memoria si perdono le radici e senza radici non si cresce" Papa Francesco 
    Il giorno 1 febbraio ricordiamo le origini della nostra Famiglia religiosa,Suore della Provvidenza.
    Per fare memoria del 185° anniversario della nascita della Congregazione (1 febbraio 1837), presso il Centro P. Luigi di Udine, è stata allestita una semplice
    mostra per raccontare, anche visivamente, questa meravigliosa storia di carità e di provvidenza.
    I documenti sono raccolti in quattro gruppi; i primi due raccontano fatti storici significativi e gli altri due sottolineano l’attività educativa svolta dalle nostre sorelle.
    Per ogni documento c'è una didascalia con: la data, l’autore e il destinatario, un piccolo riassunto, una scansione parziale o integrale del testo.
    INVITIAMO TUTTI VOI A VISITARE VIRTUALMENTE LA MOSTRA, scaricando il PDF allegato subito dopo le foto (vedi DOWNLOAD ALLEGATI).
    Ci
    auguriamo che queste immagini possano aiutare a rivivere lo spirito delle origini dell'Istituto e dare ai nostri cuori un tocco in più di calore, di fiducia e di speranza.

  • L’oratoire de Saint Philippe se trouvait au cœur d’Udine et était annexé à l’Eglise de Sainte Marie Madeleine.
    L’un et l’autre dans les années 1800 furent soumis à tout genre de difficultés: supprimé par Napoléon, qui joignît à Frioul en 1797 pour y retourner après une brève parenthèse austro-hongroise, l’un et l’autre furent confisqués par les italiens, après l’arrivée à Frioul en 1866. De cela, il ne reste aucune trace aujourd’hui, à leur place fut construite la poste centrale, après que l’Eglise a été réduite à une palestre et qu’après tous les meubles, même les autels, avaient été mis en bâton.

    L’oratoire fut un emplacement spirituel et culturel important pour Udine ; y œuvrent les prêtres de grande culture qui en firent un centre de grand rappel spirituel. Les différentes suppressions et confiscations réussirent à l’éteindre. A rien, ils valurent pour sa reconstruction ni la détermination de Père Charles et même pas l’entêtement de Père Louis, qui a 42 ans, sur l’exemple du frère aîné, devint lui aussi philippin.

    Après la mort de Charles, Saint Louis fit l’impossible pour donner vie à l’oratoire, il vendit aussi tout le patrimoine familial pour atteindre son objectif, mais le gouvernement italien le chassa et confisqua tous les biens, en l’obligeant à demander un logement aux sœurs de la Providence.

    L’oratoire fut une des rares initiatives que le saint ne réussît pas à concrétiser.

  • Udine

    Nella Casa Madre della Congregazione sta per essere aperto un nuovo appartamento per l’accoglienza di adolescenti in difficoltà. 
    La struttura esistente si presta bene per questo tipo di servizio, però ha bisogno di lavori di manutenzione e di adeguamento alla normativa vigente e di un arredo conveniente per renderlo bello e piacevole.

    PERCIO' IL PROGETTO HA BISOGNO DELLA COLLABORAZIONE DI TANTE PERSONE DI BUONA VOLONTA'...
  • via Padre Luigi Scrosoppi, 13
    33100 Udine
    telefono: 0432-507051 
    e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

    Scuola
    telefono: 0432-295039
    e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
    SITO www.rosamisticaonlus.com

     

    Storia e Missione

    La comunità "San Giuseppe" vive in una casa di proprietà della Congregazione, adiacente alla struttura della Scuola dell’Infanzia che è attiva fin dal lontano 1838.

    Le sorelle offrono la loro collaborazione nel servizio ai piccoli iscritti alla Scuola e al Nido Integrato, con una presenza piuttosto esigua, ma significativa anche per le famiglie degli alunni.

    Dal 2016 la gestione dell’attività scolastica è affidata alla Cooperativa "Rosa Mistica" che ha la responsabilità anche della Scuola di Cormons (GO) e di Belvedere di Tezze (VI).



  • SOLIDARMONDO per la cooperazione internazionale Odv lavora in collaborazione con le Suore della Provvidenza ed opera con iniziative di sostegno e di promozione in vari luoghi dove le suore esercitano il proprio servizio di carità.

    L’Associazione non ha scopo di lucro, si impegna ad operare in base a valori universali fondamentali per l’uomo secondo lo spirito di carità di San Luigi Scrosoppi e riconosce nella solidarietà e nella centralità dell’essere umano il fulcro del proprio agire.

    Gli importi versati sono detraibili dalle imposte sui redditi in base alla normativa vigente.

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    SOLIDARMONDO per la cooperazione internazionale ODV - Iscritta al RUNTS rep. n. 84309

    33047 Remanzacco - Fraz. Orzano    
    Via Moimacco nr. 21
    Cellulare: 39 366 3675778

    https://www.solidarmondo.it/


     

  • Luigi Scrosoppi nasce il 4 agosto 1804 a Udine, città del Friuli, nel nord d'Italia. Cresce in un ambiente familiare ricco di fede e carità cristiana. A dodici anni intraprende la via del sacerdozio, frequentando il seminario diocesano di Udine e nel 1827 è ordinato sacerdote; al suo fianco ci sono i fratelli Carlo e Giovanni Battista, entrambi sacerdoti.L'ambiente poverissimo del Friuli dell'800, stremato da carestie, guerre ed epidemie, è per Luigi come un appello a prendersi cura dei deboli: si dedica, con altri sacerdoti ed un gruppo di giovani maestre, all'accoglienza e all'educazione delle "derelitte", le ragazze più sole ed abbandonate di Udine e dintorni. Per loro mette a disposizione i suoi beni, le sue energie, il suo affetto; non risparmia niente di sé e, quando le necessità sono più impellent,i va a chiedere l'elemosina: egli ha fiducia nell'aiuto della gente e soprattutto confida nel Signore.
    La sua vita è infatti una manifestazione palpabile di grande fiducia nella Provvidenza divina.
    Così scrive, a proposito dell'opera di carità in cui è coinvolto: "La Provvidenza di Dio, che dispone gli animi e piega i cuori a favorire le opere sue, fu l'unica fonte dell'esistenza di questo Istituto...quella amorosa Provvidenza, che non lascia confondere chi confida in lei".
    Non trascura occasione per infondere questa fiducia e serenità nelle ragazze accolte e nelle giovani donne dedite alla loro educazione. Esse vengono chiamate "maestre" perché sono abili nei lavori di cucito e di ricamo, ma sono anche capaci di insegnare a "scrivere, leggere e far di conto", come si usava dire. Sono donne di età e di origini diverse, ed in ognuna di loro va maturando la decisione di mettere la propria vita nelle mani del Signore e di consacrarsi a lui, servendolo nella famiglia delle "derelitte".
    La sera del 1 febbraio 1837 le nove donne, come segno della decisione definitiva, depongono i loro "ori" e scelgono di vivere nella povertà e nella donazione totale di sé. È in questa semplicità che nasce la Congregazione delle Suore della Provvidenza, la famiglia religiosa fondata da Padre Luigi. Alle prime maestre si uniscono altre. Ci sono le ricche e le povere, le colte e le analfabete, le nobili e quelle di origini umili: nella casa della Provvidenza c'è posto per tutte e tutte diventano sorelle.
    Il fondatore le incoraggia al sacrificio e le esorta alla cura affettuosa delle ragazze, che devono considerare la "pupilla dei loro occhi". 
    Nel frattempo, Luigi va maturando il bisogno di una consacrazione più totale al Signore. È affascinato dall'ideale di povertà e di fraternità universale di Francesco d'Assisi, ma gli eventi della vita e della storia lo condurranno sulle orme di San Filippo Neri, il cantore della gioia e della libertà, il santo della preghiera, dell'umiltà e della carità. La vocazione "oratoriana" di Luigi si realizza nel 1846 e nella maturità dei suoi 42 anni, diventa figlio di San Filippo: da lui impara la mansuetudine e la dolcezza che lo aiuteranno ad essere più idoneo al compito di fondatore e padre della Congregazione delle Suore della Provvidenza.
    Profondamente rispettoso e attento alla crescita umana delle suore e al loro cammino di santità, non risparmia né aiuti, né consigli, né esortazioni. Egli vaglia attentamente la loro vocazione, ne mette alla prova la fede perché diventino forti. Non è tenero di fronte alla vanità, al desiderio di apparire, ed è severo quando coglie atteggiamenti di ipocrisia e di superficialità. Ma quale tenerezza paterna sa usare di fronte alle fragilità e al bisogno di comprensione, di appoggio e di conforto!
    Lentamente si delineano in Padre Luigi i tratti fondamentali di una vita spirituale centrata su Gesù Cristo, amato e imitato nell'umiltà e povertà della sua incarnazione a Betlemme, nella semplicità della vita laboriosa di Nazareth, nella completa immolazione della croce sul Calvario, nel silenzio dell'Eucaristia. E poiché Gesù ha detto: "Qualunque cosa avete fatto ad uno dei miei fratelli più piccoli, l'avete fatta a me", è a loro che Padre Luigi dedica la vita di ogni giorno con l'impegno concreto di "cercare prima di tutto il Regno di Dio e la sua giustizia" sicuro che tutto il resto sarà dato in più, secondo la promessa evangelica.
    Tutte le opere da lui avviate durante la sua vita riflettono questa scelta preferenziale verso i più poveri, verso gli ultimi, gli abbandonati. "Dodici case -aveva profetizzato- aprirò prima della mia morte", e fu così. Dodici opere in cui le Suore della Provvidenza si dedicano in un servizio umile, intraprendente e gioioso alle giovani in balìa di loro stesse, agli ammalati poveri e trascurati, agli anziani abbandonati.
    Tuttavia, profondamente interessato al compimento del bene, Padre Luigi non si occupa solo delle sue opere, nelle quali le suore collaborano con persone generose e disponibili a dare loro una mano. Offre con entusiasmo il suo sostegno spirituale ed economico anche ad iniziative intraprese in Udine da altre persone di buona volontà; sostiene ogni attività della Chiesa ed ha uno sguardo di particolare predilezione per i giovani del seminario di Udine, specialmente i più poveri.
    Nella seconda metà del 1800 l'Italia, regione dopo regione, si va unificando. Le vicende politiche e militari di questa unificazione rappresentano un periodo particolarmente difficile per Udine e per tutto il Friuli, terra di confine e luogo di facile passaggio tra il nord e il sud Europa, tra l'est e l'ovest.
    Una delle conseguenze di questa unificazione, avvenuta purtroppo in un clima anticlericale, è il decreto di soppressione della "Casa delle Derelitte" e della Congregazione dei Padri dell'Oratorio di Udine.
    Inizia per Padre Luigi una dura lotta per salvare le opere a favore delle "derelitte" e vi riesce, ma non può far nulla per impedire la soppressione della Congregazione dell'Oratorio.
    La triste situazione politica riesce così a distruggere le strutture materiali della congregazione dell'Oratorio di Udine, tuttavia non può impedire a Padre Luigi di rimanere per sempre discepolo fedele di San Filippo.
    Ormai anziano, con la sua abituale apertura di spirito, capisce che è venuto il momento di cedere il timone e lo cede alle suore con serenità e speranza. Mantiene tuttavia con tutte un rapporto epistolare che contribuisce a rinsaldare i legami di affetto e di carità e, nella sua sollecitudine paterna, mai si stanca di raccomandare la fraternità e la fiducia.
    Attraverso la sua comunione profonda con Dio e i lunghi anni di esperienza, Padre Luigi ha acquisito saggezza ed intuito spirituale non comuni che gli permettono di leggere nei cuori; talvolta dimostra anche di conoscere situazioni interiori segrete e fatti noti solo alla persona interessata.
    Alla fine del 1883 è costretto a sospendere ogni attività, le forze cominciano a diminuire ed è tormentato da una febbre costantemente alta. La malattia progredisce inesorabilmente. Raccomanda alle suore di non temere nulla, "perché è Dio che ha fatto nascere e crescere la famiglia religiosa, e sarà ancora lui che la farà progredire".
    Quando sente giungere la fine, vuole salutare tutti. Quindi rivolge le ultime parole alle Suore:"Dopo la mia morte, la vostra Congregazione avrà molte tribolazioni, ma dopo rinascerà a vita nuova. Carità! Carità! Ecco lo spirito della vostra famiglia religiosa: salvare le anime e salvarle con la Carità".
    Nella notte di giovedì 3 aprile 1884, avviene il suo incontro definitivo con Gesù. Tutta Udine e la gente dei paesi vicini accorrono per vederlo un'ultima volta e chiederne la protezione dal cielo.
    E' stato canonizzato da Giovanni Paolo II il 10 giugno 2001.
    Nel Martirologio Romano la memoria è il 3 aprile. La diocesi di Udine e la Congregazione da lui fondata lo celebrano il 5 ottobre.
  • As fontes históricas nos recordam que dia 01 de abril de 1816 teve início a obra de Pe. Gaetano Salomoni, as atividades da “Casa das Derelitas” de Udine em favor das crianças pobres e abandonadas.Hoje celebramos com grande alegria e gratidão os 200 anos de vida da “Casa”:para a Congregaçãoelaconstituiaquela pequena “semente” plantada pela Providência de Deus, para que dela pudesse germinar, florescer e frutificar o carisma de caridade que Pe Luís acolheu na sua vida e transmitiu a nós suas filhas.Construída sobre a rocha sólida da caridade e da confiança na Providência, a “Casa” continua ainda hoje a encarnar o ideal dos seus fundadores.À “amorosíssima Providência” de Deus seeleve, hoje e sempre, a nossa gratidão e a nossa confiança.

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  • Le fonti storiche ci ricordano che giorno 1 aprile 1816 prendeva avvio, ad opera di padre Gaetano Salomoni, l'attività della "Casa delle Derelitte" di Udine a favore delle bambine povere ed abbandonate.
    Oggi celebriamo con grande gioia e ricoscenza i 200 anni di vita della "Casa": per la Congregazione essa costituisce quel piccolo "seme" piantato dalla Provvidenza di Dio perchè da lui potesse germogliare, fiorire e portare frutto il carisma di carità che Padre Luigi ha accolto nella sua vita e ha trasmesso a noi sue figlie. 
    Costruita sulla salda roccia della carità e della fiducia nella Provvidenza, la "Casa" continua anche oggi ad incarnare l'ideale dei suoi fondatori.
    Alla "amorosissima Provvidenza" di Dio si elevi, oggi e sempre, il nostro grazie e il nostro affidamento.


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