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San Luigi Scrosoppi

Luigi Scrosoppi nasce il 4 agosto 1804 a Udine, città del Friuli, nel nord d'Italia. Cresce in un ambiente familiare ricco di fede e carità cristiana. A dodici anni intraprende la via del sacerdozio, frequentando il seminario diocesano di Udine e nel 1827 è ordinato sacerdote; al suo fianco ci sono i fratelli Carlo e Giovanni Battista, entrambi sacerdoti.L'ambiente poverissimo del Friuli dell'800, stremato da carestie, guerre ed epidemie, è per Luigi come un appello a prendersi cura dei deboli: si dedica, con altri sacerdoti ed un gruppo di giovani maestre, all'accoglienza e all'educazione delle "derelitte", le ragazze più sole ed abbandonate di Udine e dintorni. Per loro mette a disposizione i suoi beni, le sue energie, il suo affetto; non risparmia niente di sé e, quando le necessità sono più impellent,i va a chiedere l'elemosina: egli ha fiducia nell'aiuto della gente e soprattutto confida nel Signore.
La sua vita è infatti una manifestazione palpabile di grande fiducia nella Provvidenza divina.
Così scrive, a proposito dell'opera di carità in cui è coinvolto: "La Provvidenza di Dio, che dispone gli animi e piega i cuori a favorire le opere sue, fu l'unica fonte dell'esistenza di questo Istituto...quella amorosa Provvidenza, che non lascia confondere chi confida in lei".
Non trascura occasione per infondere questa fiducia e serenità nelle ragazze accolte e nelle giovani donne dedite alla loro educazione. Esse vengono chiamate "maestre" perché sono abili nei lavori di cucito e di ricamo, ma sono anche capaci di insegnare a "scrivere, leggere e far di conto", come si usava dire. Sono donne di età e di origini diverse, ed in ognuna di loro va maturando la decisione di mettere la propria vita nelle mani del Signore e di consacrarsi a lui, servendolo nella famiglia delle "derelitte".
La sera del 1 febbraio 1837 le nove donne, come segno della decisione definitiva, depongono i loro "ori" e scelgono di vivere nella povertà e nella donazione totale di sé. È in questa semplicità che nasce la Congregazione delle Suore della Provvidenza, la famiglia religiosa fondata da Padre Luigi. Alle prime maestre si uniscono altre. Ci sono le ricche e le povere, le colte e le analfabete, le nobili e quelle di origini umili: nella casa della Provvidenza c'è posto per tutte e tutte diventano sorelle.
Il fondatore le incoraggia al sacrificio e le esorta alla cura affettuosa delle ragazze, che devono considerare la "pupilla dei loro occhi". 
Nel frattempo, Luigi va maturando il bisogno di una consacrazione più totale al Signore. È affascinato dall'ideale di povertà e di fraternità universale di Francesco d'Assisi, ma gli eventi della vita e della storia lo condurranno sulle orme di San Filippo Neri, il cantore della gioia e della libertà, il santo della preghiera, dell'umiltà e della carità. La vocazione "oratoriana" di Luigi si realizza nel 1846 e nella maturità dei suoi 42 anni, diventa figlio di San Filippo: da lui impara la mansuetudine e la dolcezza che lo aiuteranno ad essere più idoneo al compito di fondatore e padre della Congregazione delle Suore della Provvidenza.
Profondamente rispettoso e attento alla crescita umana delle suore e al loro cammino di santità, non risparmia né aiuti, né consigli, né esortazioni. Egli vaglia attentamente la loro vocazione, ne mette alla prova la fede perché diventino forti. Non è tenero di fronte alla vanità, al desiderio di apparire, ed è severo quando coglie atteggiamenti di ipocrisia e di superficialità. Ma quale tenerezza paterna sa usare di fronte alle fragilità e al bisogno di comprensione, di appoggio e di conforto!
Lentamente si delineano in Padre Luigi i tratti fondamentali di una vita spirituale centrata su Gesù Cristo, amato e imitato nell'umiltà e povertà della sua incarnazione a Betlemme, nella semplicità della vita laboriosa di Nazareth, nella completa immolazione della croce sul Calvario, nel silenzio dell'Eucaristia. E poiché Gesù ha detto: "Qualunque cosa avete fatto ad uno dei miei fratelli più piccoli, l'avete fatta a me", è a loro che Padre Luigi dedica la vita di ogni giorno con l'impegno concreto di "cercare prima di tutto il Regno di Dio e la sua giustizia" sicuro che tutto il resto sarà dato in più, secondo la promessa evangelica.
Tutte le opere da lui avviate durante la sua vita riflettono questa scelta preferenziale verso i più poveri, verso gli ultimi, gli abbandonati. "Dodici case -aveva profetizzato- aprirò prima della mia morte", e fu così. Dodici opere in cui le Suore della Provvidenza si dedicano in un servizio umile, intraprendente e gioioso alle giovani in balìa di loro stesse, agli ammalati poveri e trascurati, agli anziani abbandonati.
Tuttavia, profondamente interessato al compimento del bene, Padre Luigi non si occupa solo delle sue opere, nelle quali le suore collaborano con persone generose e disponibili a dare loro una mano. Offre con entusiasmo il suo sostegno spirituale ed economico anche ad iniziative intraprese in Udine da altre persone di buona volontà; sostiene ogni attività della Chiesa ed ha uno sguardo di particolare predilezione per i giovani del seminario di Udine, specialmente i più poveri.
Nella seconda metà del 1800 l'Italia, regione dopo regione, si va unificando. Le vicende politiche e militari di questa unificazione rappresentano un periodo particolarmente difficile per Udine e per tutto il Friuli, terra di confine e luogo di facile passaggio tra il nord e il sud Europa, tra l'est e l'ovest.
Una delle conseguenze di questa unificazione, avvenuta purtroppo in un clima anticlericale, è il decreto di soppressione della "Casa delle Derelitte" e della Congregazione dei Padri dell'Oratorio di Udine.
Inizia per Padre Luigi una dura lotta per salvare le opere a favore delle "derelitte" e vi riesce, ma non può far nulla per impedire la soppressione della Congregazione dell'Oratorio.
La triste situazione politica riesce così a distruggere le strutture materiali della congregazione dell'Oratorio di Udine, tuttavia non può impedire a Padre Luigi di rimanere per sempre discepolo fedele di San Filippo.
Ormai anziano, con la sua abituale apertura di spirito, capisce che è venuto il momento di cedere il timone e lo cede alle suore con serenità e speranza. Mantiene tuttavia con tutte un rapporto epistolare che contribuisce a rinsaldare i legami di affetto e di carità e, nella sua sollecitudine paterna, mai si stanca di raccomandare la fraternità e la fiducia.
Attraverso la sua comunione profonda con Dio e i lunghi anni di esperienza, Padre Luigi ha acquisito saggezza ed intuito spirituale non comuni che gli permettono di leggere nei cuori; talvolta dimostra anche di conoscere situazioni interiori segrete e fatti noti solo alla persona interessata.
Alla fine del 1883 è costretto a sospendere ogni attività, le forze cominciano a diminuire ed è tormentato da una febbre costantemente alta. La malattia progredisce inesorabilmente. Raccomanda alle suore di non temere nulla, "perché è Dio che ha fatto nascere e crescere la famiglia religiosa, e sarà ancora lui che la farà progredire".
Quando sente giungere la fine, vuole salutare tutti. Quindi rivolge le ultime parole alle Suore:"Dopo la mia morte, la vostra Congregazione avrà molte tribolazioni, ma dopo rinascerà a vita nuova. Carità! Carità! Ecco lo spirito della vostra famiglia religiosa: salvare le anime e salvarle con la Carità".
Nella notte di giovedì 3 aprile 1884, avviene il suo incontro definitivo con Gesù. Tutta Udine e la gente dei paesi vicini accorrono per vederlo un'ultima volta e chiederne la protezione dal cielo.
E' stato canonizzato da Giovanni Paolo II il 10 giugno 2001.
Nel Martirologio Romano la memoria è il 3 aprile. La diocesi di Udine e la Congregazione da lui fondata lo celebrano il 5 ottobre.

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The Thoughts

LOVE OF GOD

The Heart of Jesus constantly tells you: love me and let me love!

Let God alone be in your mind and heart, every day, from morning to night.

A soul that loves Jesus Christ does not allow itself be stricken nor won by any difficulty,
because love is always strong as death,
fights with it (death) and does not allow itself to be won.

We are created to be transformed in God
We are created to love God
We are created to possess God

Let uslove God, because with love we will possess Him!

If our ultimate aim is to know God, doesn't that also mean to love Him?
For it is impossible to have experience of beautyand not to love it.

God loves us. God is willing to love us forever,
no matter how much we are unworthy of his love.

Your heartis not yours, God demands it!

Love draws to itself all the virtues and it does not make you feel the pains of life.

Let the rising of the sun find us with works of the love of God and at sunset closely united with Him.

To make up for the times we did not love God, let us enhance the acts of love toward Him.

Goddid not wait forour lovebutanticipated it.

Do we want to be sure of the love of Jesus?
Let us raise our eyes and see him hanging on the cross.

Let us grow fervent in the love of the Lord, having always the crucifix before our eyes.

A soul that loves God does not want anything other than to sacrifice itself for Him and every pain is home to her.


 LOVE OF OUR NEIGHBOUR

Charity, charity with all: do not forget that you are Sisters for the exercise of charity.

Charity is the queen seated on the throne of humility,
all other virtues are like many handmaids by her side.

My daughters, let us respond evil with good.
That is what Jesus Christ has taught us; if we want to imitate him.

My daughters, let your eyes, your hearts be simple,
righteous and be nourished always with honey.

The first and foremost of your duties is to love affectionately the sick,
recognizing in them the suffering Saviour Jesus Christ.

Let your charity be a true copy of the charity exercised by our Heavenly Father.

Do not be like the milestones that show others the way while they remain static,
rather try every day to progress in virtue.

Do everything and only for the Lord, serving Him earnestly and humbly in these poor patients.
Take pleasure in serving your divine Spouse in the person of these sick and you will have a paradise in advance.

Dearest daughter, look after these young girls always
as though they are handed over to you by your divine Spouse
and consider them as an apple of your eye.

Let go of our comforts and let us sacrifice willingly to be in harmony with our holy vocation,
which is the glory of God alone and the sanctification of souls.

I entrust you to the Sacred Hearts of Jesus, Mary and Joseph
in whom we want to find ourselves often.


TRUST IN THE PROVIDENCE

Abandon yourself to the Providence with great faith.

To die, yes; to offend the Lord with distrust, no, no, no!

Trust in God and totally surrender yourself to Him who is our Father.

The Lord helps and never abandons the one who puts his trust in Him.

Let us love the will of God and we will become great saints.

Have always your divine Spouse before your eyes.
I leave you secure in the Sacred Hearts of our Beloveds.

May the Lord continue to bless you and give you the grace of holy perseverance.

Be happyin the Lord andfear nothing.

The Lord can do everything and when he wants something from us,
also gives us the means to achieve it.

We are always united with our good Lord and we will be happy in every place and with any work.

Take everything from the hands of the Lord because He does everything for our good.

May the Lord bless you and you trust in Him, who, himself is charity.
 
Let us trust in the Lord and with confidence, let us imitate our saintly father, Cajetan,
let us honour him in a way most dear to him.

In your great and many occupations think that you are not alone
but you are with your divine Spouse.


HOLINESS

Let everythingbe holyin usfrom morningto night.

The Lord loves you so much, He wants you for himself; he wants you holy.

I leave you in the companyofyour Jesus.

We have just one affair to deal with every day and that is our sanctification.

Take things as they come from the Lord, for our sanctification.

The virtues cannot be practised unless there are opportunities to exercise them.

I remind you to be aware of the presence of the Lord and during the day often do some acts of love towards Him.

My daughters, be the little ones, because when you are lowly,
Jesus gets close to you with greater affection.
Jesus is consoled my little, little daughters!

Look for the last place, daughters, because there you will find Jesus.
He alone be the witness of your sacrifices.

The crosses produce marvellous fruits and it is an honour to be crucified with Jesus and for Jesus.

May the Lord bless and give you the happiness that makes you enjoy a paradise in advance here on earth.

Let your dealing with all be humble, sweet and respectful.

Humility is the foundation of Christian perfection.


THE WILL OF GOD

Thought of God, heartfor God, hand forGod!

Paradise, paradise... only up above we will find everything and we shall love the Lord forever.

Try to walk always in the presence of your divine Spouse and do everything that is pleasing to him.

Let the Lord work in us! Let us totally abandon ourselves to Him!

Let us pray and be resigned to whatever the Lord is pleased to provide us with.

Let us place ourselves as instruments in the hands of the divine Providence who may make use of us for its greater glory.

Abandon yourself to the divine will and you will have peace of mind and nothing will disturb you.

Pray for the light to discern well the will of God.

Let the Lord make of me what he wishes, I ask for nothing but that his will be done.

The proof ofloving Godis tosuffer for the love of him.

The Lord allows everything for our good and he wants us to draw good even from evil for his greater glory.

VARIOUS THOUGHTS

Giving you the holy blessing, entrust you to the Most Sacred Hearts of Jesus, Mary and Joseph,

Keep your eyes always on Our Lady
and in her honour do acts that are in perfect consonance with her divine Son.
 
Run to Mary, our Mother, with great trust in all your needs.
 
In your spiritual needs have always St. Joseph as your teacher

Continue to trust in St. Joseph who will not fail to protect you in your every need.
 
Have trust in our divine Mother and in our beloved father, St Joseph.

I'll remember you on the altar every day.

See the Heart of Jesus opened, which
invites you to enter it, where you will find light and heavenly consolation.
 
I see that the Lord loves you very much,
giving you many opportunities to store treasure for the eternal life.
 
Great humility and charity, great gentleness in every meeting and everything will be fine.

May the good Lord grant you every happiness as Christmas and New Year are approaching.
 
As the Easter celebrations near, I wish you happy and full of choicest consolations in the Lord.
 
The coming of Jesus Christ is a proof of God’s profound love for us.

Always take care of these children as the apple of your eyes.

May your eyes be simple, upright and always nourished with Honey!

Let us live the New Year as though it is the last of our lives.

God loves us. God is willing to love us forever, however we are unworthy of his love.

Be zealous for the glory of God and for the honour of the Heart of Jesus

I leave youall in the Most SacredHearts of Our Beloveds.

 

 

 


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The miracle continues

Padre Luigi's "fiutis" (little daughters), as he loved to call his Sisters in Friulian language, faithfully continue his work with humility; totally surrendering themselves to God and unconditionally loving the poor, the children and adults, the sick, the elderly and poor families in Italy, Brazil, Uruguay, Togo, Benin, Ivory Coast, India, Bolivia, Romania and Moldova, Burma (Myanmar) and Thailand.

More than ever, St. Luigi is alive today in evangelical love that impels the Sisters of Providence to transcend towards new frontiers of suffering of this restless humanity.

They are called to give genuine witness for the new evangelisation that for the Friulian saint had only one name and method: "charity, charity, save souls and save them with charity."

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The saint of AIDS

The fame of his holiness spread quickly among the people. Not only the believers mourned the death of the saint but even the anticlericals. The so called five non-Catholic newspapers of Udine, managed by liberals, anticlericals and Freemasons, recognized the exceptional nature of his role as a priest. Among all of them "The Friuli", notoriously anticlerical, is a proof of it: "It seems impossible - it wrote - but this time the philanthropist is a priest... it is Padre Luigi Scrosoppi, a good minister of god - “g” with small letter - who always served with zeal for the good of his neighbour, and worked towards the establishment of several charitable institutions."

And immediately there began the favours, both of physical and moral healing, attributed to his intercession. The normal process for the approval of his holiness took place from 1932 to 1936. His heroic virtues were officially recognized by Pope Paul VI, on 12 June 1978.

Pope John Paul II solemnly proclaimed him blessed, in St. Peter's Square, on 4 October 1981. The last miracle, officially recognized by the Church, needed for the cause of canonization, was done in favour of Peter Shitima Chungu from Zambia. A student of the Oratory of St. Philip in South Africa, who became ill with peripheral poly-neuritis of the lower limbs wasting syndrome, in short, an AIDS patient in fatal stage. He was sent home in Zambia by the doctors so that he could die at home. The Oratorian community, parishioners and also his family began asking healing for Chungu through the intercession of Blessed Luigi, to whom Chungu was very devoted. One night he dreamt Padre Luigi, who assured him of his recovery. The very next day he began to get up and feel as good as before the illness. Now he is back in South Africa and a priest!

Pope John Paul II officially recognized the holiness of Padre Luigi in a public Consistory (assembly of the cardinals) on 23 March 2001. The solemn canonization took place on 10 June 2001, in St. Peter's Square, in the presence of thousands of faithful from his Friuli and from all over Italy and around the world, where even today, and always his beloved Sisters work with the same zeal for the poor.

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san luigi scrosoppi

san luigi scrosoppi