Ricordo i primi giorni, quando seppi di dover lavorare a Casarcobaleno per l’anno di servizio civile, ero un po’ titubante, mi chiedevo spesso come sarebbe andata, se fossi stata all’altezza del compito affidatomi e se mi sarebbe piaciuta come esperienza. Tutto questo era dovuto anche ad un aspetto negativo del mio carattere: partire prevenuta, nella convinzione di non riuscire ad affrontare situazioni del tutto nuove.
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Sono grata per quest’anno, per le persone che mi sono state accanto aiutandomi in ogni momento, per le persone che ho incontrato di passaggio, ma che mi hanno dato tanto, a tutti i ragazzi del quartiere che fanno parte della grande famiglia di Casarcobaleno e che, nonostante la loro corazza dura, mi hanno mostrato tanta dolcezza e amore. E di certo non dimentico i bambini del Campo Rom che mi hanno insegnato l’importanza del poco…. che è tutto.
Casarcobaleno è stata la mia casa, casa dove ho trovato solo amore, che si esplicitava attraverso il dialogo, l’ascolto e il calore delle persone che orbitano in questa bellissima realtà.
E’ stato un anno di crescita e maturazione; ho ammirato l'equipe fatta di persone grandiose che con forza, grinta, tanta pazienza e amore, mi sono state accanto consigliandomi, ascoltandomi, dandomi tanta energia, anche in momenti in cui ce n’era poca, e quindi vorrei ringraziare davvero: Pippo, Diletta, Francesca, Paola, Patty, Fabio, Carmela, Fratel Bruno, Raffaella, Carmelina, Maria e Fratel Raffaele.
Naturalmente non ho dimenticato Fratel Enrico Muller, la prima persona che mi ha accolta e che con una sola stretta di mano mi ha fatto capire che sarebbe stato un anno particolare; una persona che solo con poche parole, uno sguardo, un sorriso o un suo grosso abbraccio, mi ha fatto sentire amata, mi ha fatta sentire a casa, la benvenuta, mi ha fatto capire l’importanza di essere se stessi e di credere in se stessi. Una persona che resterà, insieme a tutti gli altri, parte importante della mia vita.
Un anno è passato e Casarcobaleno e tutti quelli che ne fanno parte ormai sono la mia famiglia, lascio tutti loro, ragazzi, bambini Rom, tutta l’equipe ed in primis Fratel Enrico miei creditori nella vita ….. e spero in futuro di riuscire a ripagarli in egual misura sforzandomi a dare in minima parte al mio prossimo… di quanto loro hanno dato a me .
E’ stata un’esperienza che farà parte del mio bagaglio personale sotto il profilo umano più che professionale, ho imparato che tutto è relativo, dipende da quale angolazione guardi la vita… e che le certezze che troppo spesso accompagnano i giudizi di quel falso perbenismo rendono le persone sempre più miserabili nell’animo.
Nel mio animo c’è stata una vera e propria rivoluzione, e questo grazie a Casarcobaleno, ve ne sarò per sempre grata! Un abbraccio a voi tutti, Ludovica
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