Come previsto dal calendario, abbiamo vissuto la seconda e terza settimana di capitolo impegnate nell’esaminare i testi delle Costituzioni e del Direttorio. Tutto procede con serenità ed animazione, in un approfondimento positivo ed arricchente, suddivise in sei tavoli di lavoro, o riunite in assemblea.
Ogni mattina il ‘la’ ai lavori viene offerto da un canto, un video, una preghiera, una lettura.
Gustiamo, ad esempio il canto del complesso Gen Verde: “Servire è regnare” con queste parole del ritornello:
Fa’ che impariamo, Signore, da Te, che il più grande è chi più sa servire,
chi s’abbassa e chi si sa piegare, perché grande è soltanto l’amore.
Domenica 27 ottobre, il gruppo ha potuto godere del pellegrinaggio al santuario della Madonna del Rosario di Pompei: a Lei ci siamo affidate e abbiamo chiesto una speciale benedizione per il nostro lavoro, come hanno fatto le prime sorelle missionarie, in partenza per il Brasile nel dicembre 1926, che dal porto di Napoli hanno voluto proprio sostare davanti a questa Madonna per affidare il loro viaggio e il nuovo inizio della Congregazione in terra brasiliana, rischiando perfino di perdere la nave! E noi ci siamo letteralmente immerse nel popolo santo di Dio che in questo giorno riempiva la all’inverosimile la basilica, portando ai piedi di Maria la propria vita.
Nella stessa giornata abbiamo gustato la visita agli scavi di Ercolano che ci ha fatto compiere un salto nel passato ed apprezzare le capacità d’intraprendenza degli antichi.
Non poteva mancare nel nostro cuore il richiamo evangelico della casa costruita sulla roccia!
Durante la settimana di fine ottobre e inizio novembre, il lavoro in gruppo o in forma plenaria è stato intervallato da momenti di condivisione di vita e di preghiera che hanno sostenuto il coinvolgimento, il dialogo, il confronto. La sala capitolare e i tavoli di lavoro sono diventati luoghi di fraternità, rispetto, ascolto e partecipazione attiva di ogni sorella.
Mercoledì 6 novembre, abbiamo avuto la gioia di poter partecipare all’udienza generale di papa Francesco, di ascoltare la sua parola, di ricevere la sua benedizione.
Momento culminante: i pochi minuti che abbiamo avuto per un breve colloquio personalizzato del nostro gruppo con il papa, qualche stretta di mano, l’accenno ad un abbraccio e lo scambio benevolo, gioviale e paterno delle sue battute.
Indossavamo tutte le sciarpe colorate ad arcobaleno che ci ricordano il grande giorno della canonizzazione del nostro padre san Luigi: come vorremmo che fosse conosciuto da tanti fratelli, in tante parti del mondo!
Un secondo motivo di gioia ha animato la giornata del 6 novembre: la memoria del 25° di professione religiosa come suora della Provvidenza di suor Anastasie Mokli, superiora provinciale della provincia dell’Africa. Con una solenne celebrazione eucaristica, dal particolare sapore liturgico africano, per lei ed insieme a lei abbiamo elevato il nostro canto di gratitudine al Signore perché il suo amore è fedele e la sua misericordia è eterna. Auguri di una lunga vita di gioiosa sequela, suor Anastasie!
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